ECOBONUS
2024 SCHERMATURE SOLARI: come funziona, requisiti e lavori detraibili
INTRODUZIONE
L'ecobonus sarà in vigore fino al 31 dicembre 2024, con regole invariate. La detrazione per i lavori di risparmio energetico potrà essere utilizzata per lavori in unità singole e condomini, con requisiti e percentuali di sconto fiscale differenziati. Una guida all'agevolazione con l'elenco completo dei lavori ammessi
Ecobonus anche nel 2024, con regole invariate sul fronte della detrazione riconosciuta per i lavori di risparmio energetico. La detrazione del 50 o del 65% riconosciuta per gli interventi sulle unità singole può salire fino all’85% nei condomini e, a fronte del meccanismo di progressiva riduzione del superbonus, si presenza maggiormente vantaggiosa.
Come funziona l’ecobonus e quali sono regole e requisiti per fruire dello sconto fiscale?
Confermato lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura, il rimborso delle spese sostenute andrà richiesto in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, con il riconoscimento di una detrazione da spalmare su dieci annualità.
Non cambia l’elenco dei lavori ammessi all’ecobonus, che comprendono sia interventi più semplici quali la sostituzione di condizionatori o caldaie che quelli più complessi come la coibentazione dell’edificio.
Una guida completa per capire passo per passo come funziona la detrazione per il risparmio energetico.
Ecobonus 2024 a regole invariate: come funziona, requisiti e lavori detraibili
Cos’è l’ecobonus e come funziona
L’ecobonus è la detrazione fiscale introdotta dal decreto legge n. 63/2013 che incentiva i lavori di riqualificazione energetica degli edifici esistenti. Non sono previste novità dalla Legge di Bilancio 2024 e, sul fronte delle scadenze da monitorare, è stata la precedente Manovra a prevedere la possibilità di accesso fino al 31 dicembre 2024.
A livello pratico, con l’ecobonus è possibile portare in detrazione fiscale dal 50 al 65 per cento, e fino all’85 per cento per i condomini, le spese sostenute in relazione a specifici interventi ammessi all’agevolazione. La detrazione IRPEF o IRES va quindi richiesta in dichiarazione dei redditi ed è ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Si può beneficiare dell’ecobonus per i lavori sulle unità immobiliari e sugli edifici esistenti, già censiti o per i quali sia stata presentata richiesta di accatastamento, senza vincoli sul fronte della categoria catastale degli stessi. Via libera allo sconto fiscale anche sugli immobili strumentali, merce o patrimoniali.
A fronte del venir meno del superbonus del 110 per cento che, in molti casi, poteva essere fruito anche per le spese rientranti nell’ecobonus ordinario, è inevitabile che si tornerà ad utilizzare le regole già previste negli scorsi anni nel caso di necessità di lavori di riqualificazione energetica.
Soffermiamoci quindi caso per caso sull’elenco delle spese detraibili al 50 o al 65 per cento e alle percentuali più alte previste per gli interventi condominiali.
Ecobonus al 50%: a chi sono rivolte
tende da sole e da interni, a rullo, per serre e così via;
zanzariere e tende antinsetto qualora dotate di schermatura solare (per le sole zanzariere, senza schermatura solare, è prevista un’altra agevolazione: il bonus zanzariere, che presenta limiti e caratteristiche simili al bonus tende);
infissi, persiane, tapparelle, veneziane, frangisole e così via;
pergole con tende in tessuto o con lamelle orientabili.
Soggetti beneficiari
L’ecobonus 2024 può essere richiesto da tutti i contribuenti, anche i titolari di reddito di impresa, che risultino possessori di un immobile in favore del quale vengono posti in essere lavori finalizzati al risparmio energetico. La detrazione è quindi sia sull’IRPEF che sull’IRES e, per i titolari di reddito d’impresa, spetta solo per i fabbricati strumentali utilizzati nell’esercizio dell’attività imprenditoriale. Nel dettaglio, i contribuenti che possono richiedere la detrazione fiscale sono:
i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali);
le associazioni tra professionisti;
gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
persone fisiche ovvero: titolari di un diritto reale sull’immobile, condomini per gli interventi sulle parti comuni, inquilini, coloro che possiedono un immobile in comodato, familiari o conviventi che sostengono le spese.
La detrazione fiscale è riconosciuta soltanto su lavori di riqualificazione energetica effettuati su unità immobiliari ed edifici residenziali esistenti. Non sono ammesse in detrazione le spese sostenute in corso di costruzione di un nuovo immobile.
Ecobonus 2024: come pagare le spese
Le spese detraibili con l’ecobonus dovranno essere pagate:
per i contribuenti non titolari di reddito d’impresa, esclusivamente tramite bonifico bancario o postale. I contribuenti nel versamento con bonifico dovranno indicare la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il c.f. del soggetto a favore di cui si effettua il pagamento;
i contribuenti titolari di reddito d’impresa non sono soggetti all’obbligo di pagare tramite bonifico ma l’importante è conservare idonea documentazione per la prova delle spese.
Comunicazione ENEA Ecobonus 2024
Ai fini dell’ecobonus è obbligatorio l’invio della comunicazione ENEA delle spese effettuate, che dovrà essere trasmessa entro la scadenza di 90 giorni dalla data di fine dei lavori. Per poter beneficiare delle detrazioni fiscali bisognerà inviare all’ENEA i seguenti dati:
dati anagrafici del beneficiario;
informazioni relative all’immobile oggetto di intervento;
tipologia di intervento.
In sede di compilazione, si consiglia di consultare le istruzioni contenute nel vademecum per l’Ecobonus pubblicato da ENEA, contenente una scheda per ciascuna delle tipologie di lavoro ammesso in detrazione fiscale. Secondo quanto previsto dal Decreto Edifici del 19 febbraio 2007, all’articolo 4, comma 1-bis chi intende avvalersi della detrazione è tenuto a inviare comunicazione all’ENEA dei seguenti dati:
copia dell’attestato di certificazione o di qualificazione energetica (allegato A del Decreto),
scheda informativa relativa agli interventi realizzati (nella specie, l’allegato F del Decreto, trattandosi di lavori di sostituzione di finestre, comprensive di infissi, in singole unità immobiliari).
Ecobonus 2024, come ottenere il rimborso fiscale: detrazione in 10 anni
Non si intravedono novità all’orizzonte in merito alle regole per l’accesso all’ecobonus. Venuta meno dal 17 febbraio scorso la possibilità di optare per la cessione del credito e lo sconto in fattura, la detrazione fiscale riconosciuta per le spese sostenute nel 2024 potrà essere fruita esclusivamente in modalità ordinaria.
Lo sconto IRPEF o IRES dovrà essere richiesto in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi e l’importo spettante potrà essere recuperato in 10 rate annuali di pari importo.